Il potere senza giustizia è tirannia

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di Guido Di Stefano

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   I tiranni non pagano per gli errori e i crimini commessi perché da tiranni uniscono in sé  tutti i poteri dello Stato.

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   Quindi si può affermare che l’occidente democratico non è governato dalle democrazie costituzionalizzate ma dalle tirannie tacitamente accettate dai popoli che continuano a vivere le illusioni democratiche e manifestano tendenze fideistiche, che regolarmente dedicano a quei “tiranni” paradossalmente eletti (o designati dai partiti?) dai popoli liberi e sovrani.

   Secondo un vecchio adagio “ogni popolo (comunità o nazione che sia) ha i governanti che si merita” e quindi è pienamente consenziente se non addirittura parte attiva nella creazione delle sue disgrazie.

    Parzialmente si potrebbe accettare l’assioma: troppi cittadini non vogliono capire che “libero” è chi non deve chiedere per il riconoscimento e il rispetto dei suoi sacrosanti diritti, frutto di secolari sacrifici, lotte, sangue; e sovrano (oltre che libero) è chi può regolare pensieri, parole e azioni in piena e assoluta libertà di intelletto e coscienza, senza condizionamenti fisici e mentali.

    Troppi non capiscono che i rituali inchini spogliano di ogni dignità e con essa vanno via libertà, verità, democrazia per lasciare libero campo a miseria, schiavitù, violenza, guerre, tradimenti, morte.

    In questi ultimi decenni troppi poteri occidentali sono diventati maestri dell’inganno: ingannano i popoli loro affidati, ingannano i nemici (per lo più da loro individuati e demonizzati), ingannano pure gli amici (alleati e partners), colpevolizzano dei  loro errori dei loro misfatti e delle loro aggressive mire “espansionistiche”) gli altri, cioè tutti quelli che tengono la testa alta e la schiena diritta.

    E tra gli altri ci possiamo rientrare tutti: è sufficiente agire o anche solo pensare in contrasto ai dogmi e ai deliri degli “apparenti” onnipotenti.

    I popoli ovviamente vengono tenuti nelle tenebre: chi “comanda” di solito preferisce celarsi e tacere, chi “ordina” tace per “doverosi”i onori,   chi “sa” tace per “convenienti” opportunismo; e si ha l’impressione che chi vuole “illuminare” il mondo con la verità viene quanto meno relegato tra i “pazzi deliranti”.

   Per chi non batte la fronte per terra quotidianamente sono riservati gli epiteti più usuali, quali: razzista, nazista, fascista, gufo, invidioso, carogna, disfattista, nemico della nazione, nemico del popolo tanto per citare i più puliti. E alle offese seguono frequentemente le aggressioni.

   Se non ci fossero dolore e morte di mezzo ci sarebbe proprio da ridere: l’Occidente in questi ultimi decenni ha preso una china analoga a quelle che precipitò il mondo nella seconda guerra mondiale: i dittatori (occidentali) contro il resto del mondo.

    Oggi c’è qualche aggravante: quelli (i dittatori non tutti i colpevoli) di allora pagarono; quelli di oggi sono certi della loro impunità perché li protegge il tenebroso e inesplorabile mantello del “segreto di stato”. E dietro restano solo dei “rumors” non dimostrabili tenuti gelosamente custoditi tanto dai carnefici quanto dalle vittime. Perché svelare certi “tenebrosi” segreti potrebbe essere pretesto di una guerra anche semplicemente economica o militare o addirittura ibrida.

    Anche grandi personaggi del passato (così detti buoni o meno buoni) sono indicati tra le “vittime” designate e sopravvissute.

   E oggi come “avanti ieri” il Mediterraneo è in fiamme: e come il Re Sole di allora sponsorizzò (si alleò?) con l’impero ottomano  e ne incoraggiò attacchi e razzie, quello di oggi ammicca a un atipico impero ottomano (parte eredi del vecchio impero alleati e parte vicini agli eredi).

    Avessero studiato la storia però! Allora tutta l’Europa (non francese e non inglese) contrastò gli Ottomani e vinse; sicchè il Re sole e i suoi alleati non videro la fine degli Asburgo.

     E come “ieri” i popoli occidentali non hanno la percezione del baratro verso cui vengono spinti dalle insaziabili voglie di potere e denaro di pochi personaggi: il “silenzio” regna in Occidente.

   Intanto  il nuovo Re Sole venuto da lontano con le sue (o di altri?) mire neocolonialiste sta “spingendo” verso il novello “Asburgo” europeo tutto il mondo “libero” da servitù e servilismi imposti da lontano. Vincerà ancora il novello “Asburgo”: le sequenze temporali dicono “sì”.

     D’altra parte la saggezza non si compra ma si costruisce, si conquista; non per niente semplicisticamente si dice che “non peggior cieco di chi non vuol vedere e non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire”.

     Chiudiamo con un aforisma del saggio diplomatico svedese Dag Hammarskjold, morto prematuramente nel 1961: “Merita il potere solo chi ogni giorno lo rende giusto”. Luminoso e ispiratore pensiero di un uomo che ha vissuto le grandi guerre mondiali! La sua morte nel 1961 (appena cinquantaseienne)  è da considerare una grande perdità per l’umanità: avrebbe potuto educare molti dei rivoluzionari-rottamatori-riformisti-onniscienti-onnipotenti che hanno invaso l’Occidente.

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